Melody Gardot è una cantante jazz statunitense.
Inizia a prendere lezioni di musica a 9 anni e, a 16 si esibiva già nei locali di Philadelphia. Tra le sue influenze cita: Judy Garland, Janis Joplin, Miles Davis, Duke Ellington, Stan Getz e George Gershwin, ma anche esponenti della musica latina come Caetano Veloso.
Nel 2003 subisce un gravissimo incidente che compromette le sue funzioni neurologiche e, almeno inizialmente, sembra sia costretta ad abbandonare la vita così come l’aveva conosciuta fino a quel momento. La sua rinascita si deve ad un medico che l’aveva in cura il quale, per primo, consiglia la musicoterapia per la riabilitazione. Ed infatti, proprio grazie alla musicoterapia i suoi danni cerebrali migliorano; mentre è ancora in ospedale decide di imparare a suonare la chitarra e poi inizia a scrivere le sue canzoni che hanno come tema la riabilitazione. Tutto questo materiale è stato raccolto in un EP intitolato “Some Lessons: The Bedroom Sessions” del 2005.
La sua carriera prende il via grazie alla stazione radio WXPN, gestita dalla University of Pennsylvania di Philadelphia, la stessa stazione che tempo prima aveva lanciato anche Norah Jones. Sono gli stessi gestori della radio a spingerla ad incidere una demo che attira l’attenzione della Universal Records.
Debutta con l’album “Worrisome Heart” nel 2006; il disco è stato ripubblicato nel 2008 dalla Verve Records. Sempre nel 2008 c’è l’incontro con il produttore Larry Klein, con il quale produce il suo secondo album “My One and Only Thrill”, uscito nel 2009. Nello stesso anno pubblica anche l’EP dal vivo “Live from SoHo”.
Nel 2010 collabora con Charlie Haden nel brano “Sophisticated ladies”, contenuto nell’album “Quartet West”. Due anni dopo l’artista americana torna con un nuovo album in studio intitolato “The Absence”: questo disco segna una svolta musicale per la cantante che per la prima volta accosta al jazz richiami e melodie della musica latina, ne è un esempio il bellissimo singolo “Mira”. L’album esce anche in versione deluxe con un DVD “making of” e la cover di “La Vie en Rose”. “The Absence” raggiunge la prima posizione della classifica album jazz più venduti.
Nel 2014 annuncia via Twitter di stare lavorando ad un nuovo album. Il disco esce l’anno successivo con il titolo “Currency of Man” e, come per il precedente album, anche questo segna una svolta musicale per l’artista che in questo lavoro si confronta con la black music degli anni ’60 e quindi: soul, gospel, funky.